Pagina:Boselli - Discorsi di guerra, 1917.djvu/213


193


espresso dicendo ch’esso mira a tenere ferma la compagine dello Stato. (Vivissime approvazioni — Applausi).

E di politica militare, scabroso argomento, si parlò pure nel Comitato segreto. Ma tutti ne parlarono col sentimento del meglio che si possa conseguire; e fu da ogni parte fervida l’espressione di riconoscenza e di ammirazione verso i nostri prodi combattenti. (Applausi).

Non è qui il momento di trattare il delicato argomento del modo come sono regolati legislativamente i rapporti fra il Comando Supremo e il Governo. Questo io posso dire: che le relazioni tra il Governo e il Comando Supremo procedono nei migliori termini. E questo io debbo soggiungere, o signori, che il Governo sente e assume tutta la responsabilità che gli spetta, perchè il Governo, che sceglie il supremo comandante e lo mantiene nel suo comando, ha la responsabilità dell’opera di lui. (Applausi - Approvazioni).

E il paese può essere certo che da questa Camera non uscì proposito alcuno che, al disopra di particolari apprezzamenti, possa valere a scuotere quella fiducia che il Paese intero ha nel generale Cadorna, uomo di valore, fermo nella condotta della guerra, fermo nella fede nella vittoria. (Approvazioni). Onde il paese ha ben ragione di mantenere tale sua fiducia in lui. (Applausi vivissimi al centro e a destra - Commenti).

Onorevoli deputati, io non mi indugerò in lungo discorso. A voi domando per me e per il Ministero che ho l’onore di presiedere, la fiducia, a quell’intento della concordia nazionale per cui il Ministero si è costituito. Concordia nazionale che, sia pure in unione a tutte le altre forze che a buon diritto si chiede vengano