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è virtù animatrice per cui gloriosamente e compiutamente avremo la vittoria del diritto e della civiltà rivendicata. Non venni a voi per recarvi nuove ispirazioni, ma per trarre dalle vostre ispirazioni nuove scintille per il Governo italiano. In quest’ora nella quale si approssimano avvenimenti ardui e gagliardi, in quest’ora nella quale continuamente deve crescere la virtù di sacrificio per il popolo italiano; in quest’ora nella quale conviene raddoppiare la vigilanza e la difesa, contro i nemici coperti e palesi, in quest’ora è mestieri più che mai che l’anima del Governo batta insieme con l’anima del popolo italiano, che voi così bene esprimete, e ne tragga ispirazioni, consigli e impulso. Voi ci avete detto, Senatore Mangiagalli, la prima opera vostra, ed io ho avuto la fortuna di ammirare entusiasticamente come i vostri comitati siano una milizia di bene.

Invero tre sono gli eserciti che in questo momento combattono per la Patria: il vero, il sommo Esercito dei nostri soldati, maraviglioso; quello dei nostri marinai che combattono più di quanto crediamo ed ai quali è destinata la sublimità, a volte tragica, del silenzio; e l’altro, intorno a questo esercito che combatte, muore e vincerà, l’esercito confortatore delle donne pietose che negli ospedali consolano tante sofferenze e tante angoscie. Siete voi, che tenete alto lo spirito del popolo italiano, di questo popolo mirabile per la virtù e disciplina, che compie prodigi in gran parte dovuti all’opera vostra. Essa è necessaria come quella dei combattenti, perchè il giorno in cui lo spirito pubblico declinasse, in cui non avessero più palpito i nostri cuori e fossero abbandonate