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il consenso di tutti, farà più di quanto ha annunziato (Bene!), e questo farà mercè una sempre maggiore utilizzazione delle forze che sono fuori della zona di guerra o che anche possano essere dalla zona di guerra, per inabilità, o per non trovarsi ai primi posti, allontanate.

Per parte mia, e non più a nome del collega, vi posso testimoniare quanto per utilizzare queste forze, che sono, e taluni dicono si affollano, nell’interno del paese, egli deve lottare contro gli ordinamenti in vigore, contro pregiudizi che non cessano, contro resistenze passive: poichè, o signori, l’opera del disboscamento non è facile, visto che nei boschi vi sono parecchi nidi e questi nidi sono molto celati e molto difesi. (Ilarità).

Io non posso ad uno ad uno seguire i vari ordini del giorno, i quali concernono questioni importantissime della nostra agricoltura e talora si riferiscono a particolari bisogni di speciali parti d’Italia, come quello dell’onorevole Casolini sulle Calabrie, degli onorevoli Sipari, Cucca e Dentice sugli Abbruzzi, dell’onorevole Pais sulla Sardegna e di altri che in questo momento posso, involontariamente, dimenticare.

Prego tutti i deputati che presentarono ordini del giorno relativi in generale a questioni agrarie o, in modo particolare, a quistioni agrarie di diverse regioni d’Italia, o che riguardano gli approvvigionamenti, i consumi, i trasporti, i prigionieri di guerra, come quello dell’onorevole Cappa, ed altri argomenti speciali, di prendere atto delle dichiarazioni che hanno fatto i vari ministri e di non insistere nelle loro proposte.

Vi è poi un ordine di proposte che hanno carattere essenzialmente politico. Non so se tutte le anno-