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La proposta dell’On. Petrillo fu presa in considerazione dalla Camera, la quale incaricò il proprio Presidente di nominare la Commissione incaricata dell’esame della proposta stessa.
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(Mozione agraria).
Intanto, nelle tornate del marzo aveva avuto luogo una molto ampia discussione su di una mozione riguardante argomenti agrari. La mozione, presentata il 1° marzo dall’On. Miliani e sottoscritta da molti altri Deputati, tendeva principalmente ad ottenere che fosse assicurato il personale dirigente e la mano d’opera indispensabili per il lavoro nelle campagne e ciò mediante esoneri dal servizio militare e temporanee licenze da concedere ai contadini sotto le armi.
La discussione fu amplissima e toccò vari problemi agrari, non senza larghe escursioni nel campo della politica generale di guerra e in quella internazionale.
La discussione fu chiusa il 17 marzo. In quella seduta l’On. Boselli fece le dichiarazioni seguenti:
BOSELLI, presidente del Consiglio dei ministri. (Segni di vivissima attenzione). Onorevoli deputati! Per esprimere adeguatamente il pensiero del Governo intorno a questi numerosi ordini del giorno io dovrei riandare l’ampia, dotta, eloquente, pratica discussione, la quale si è estesa sopra tutti gli argomenti, che concernono la vita e la vitalità della nazione, e tratto tratto si levò all’altezza delle ispirazioni patriottiche ed auspicò ferventemente la immancabile compiuta vittoria dell’Italia e della civiltà. (Approvazioni).
Ma l’ora incalza: intorno ai singoli argomenti parlarono validamente il Commissario dei consumi e diversi ministri. Le critiche giovano, provvidi consigli ci vennero, le idee si cimentarono con la realtà dei fatti. Il Governo potè spiegare la sua politica di guerra: che altri aveva detto ingiustamente anarchia di guerra: si diradarono parecchie nubi di pessimismo, onde il paese