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sono due specie di energie: una energia formale e una effettiva; ora, qualche volta ci si arresta all’energia formale, scambiandola con l’energia effettiva. Mi spiego: il senatore Mazziotti ha ricordato qui nuovi sistemi di azione governativa, mercè i quali o furono creati comitati speciali di guerra in seno al Ministero, o furono concentrati in pochi ministri taluni servizi, istituendo poi accanto ad essi nuove forme di servizi più specializzati.
Io so che è cecità non tenere nella dovuta considerazione gli esempi altrui; ma so pure che è a temere la troppa rapida imitazione degli altrui esempi, e tanto più quando l’esperienza non ha ancora dimostrato se queste innovazioni corrispondano all’intento propostosi.
Io non giudico gli ordinamenti degli altri paesi, ma temo forte che, se si avessero ad adottare senza più nel nostro, ne potrebbe conseguire o che alcuni accentramenti ingenerino confusione oppure che, diminuito il numero dei ministri responsabili, aumenti invece l’azione dei funzionari irresponsabili. (Approvazioni).
Per tutto ciò mi conceda il Senato di asserire che il metodo seguito nel nostro Ministero è veramente informato a quel senso di praticità italiana, che consente di conseguire l’intento senza far mutamenti radicali. Invero il metodo da noi seguito è questo, che, salve sempre le deliberazioni collettive e le discussioni generali dei ministri, si fa luogo, per la preparazione di particolari disegni di legge e per la trattazione di particolari argomenti, che importano una più sollecita decisione, a convegni di ministri più direttamente interessati; per guisa che da un lato si portano poi in consiglio dei ministri i disegni già maturamente elaborati e da un altro lato