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D’altronde la Camera italiana è avvezza ad usare la maggiore libertà di linguaggio; ed è non solo un diritto ma un vanto della tribuna italiana di potere e sapere manifestare tutto ciò che crede utile alla pubblica cosa ed agli interessi della patria.

Il Governo a sua volta nulla ha da celare e nulla celerebbe mai al Parlamento; nè, francamente parlando, potrebbe dire in seduta segreta cose maggiori o diverse di quelle che dirà in seduta pubblica. Ciò posto, prego i proponenti, come dissi cominciando queste brevi parole, di fare atto di fiducia nel Governo.

D’altronde, quest’atto di fiducia corrisponde alle origini del presente Ministero e alle dichiarazioni che già altra volta ebbi l’onore di fare in quest’aula.

Prima che il Ministero attuale si costituisse, vennero fuori alcune proposte, o di riunire la Camera in Comitato segreto o di creare quelle speciali Commissioni che io non so bene come operino in altri paesi, ma al cui concetto io non saprei assentire, perchè delle due l’una: o deliberano, e sono un altro Governo, o non deliberano, e non possono sostituirsi validamente al Parlamento.

Ma lasciamo pure stare tutto questo. Il certo è che a quelle varie proposte si sostituì la creazione del presente Ministero il quale comprende i rappresentanti di tutti i partiti: e dico tutti, ripetendo ciò che dissi un’altra volta; ed è che se il partito, il quale non ha rappresentanti nel Ministero, non ci avesse opposto, come tuttavia ci oppone, la pregiudiziale della guerra, anche a quel partito mi sarei confidentemente rivolto.

Poiché nel Ministero sono tutti i partiti, che simile pregiudiziale non accampano, poiché per questo modo il