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territori direttamente o indirettamente danneggiati dalla guerra e in particolare per Venezia.
Nè verranno meno le sollecitudini riparatrici verso quelle popolazioni, incomparabilmente patriottiche, sulle quali il turbine della guerra più si addensa e freme: sempre è con esse il cuore di tutta la Nazione commossa e riconoscente.
Si assegnò, per la durata della guerra, una indennità agli impiegati dì ruolo dello Stato il cui stipendio è più scarso, e a coloro che sono meno retribuiti nel personale delle Ferrovie dello Stato, le quali in così smisurato incalzare di movimento e di opere danno singolare prova di ordine, di zelo, di energia. Si provvide a coloro che con minori retribuzioni appartengono ai servizi della posta, del telegrafo, dei telefoni dello Stato; e questi avranno fra breve assetto definitivo accanto all’industria privata. Simili servizi si svolgono pronti ed agevoli nella zona di guerra e palesano un impulso progrediente con genialità di studi, con nuova efficace tecnica, con nuovi avvedimenti di previdenza sociale, segnatamente a favore dei nosti emigranti oltre i mari, e col proposito di innalzare nel nostro Paese le sorti della radiotelegrafia ch’è meraviglia dello ingegno italiano.
Le profonde ed ampie riforme giuridiche, amministrative, economiche e scolastiche oltrepassano i poteri che ci avete delegati. Noi prepariamo gli elementi per le proposte che si presenteranno in seguito alle Camere legislative.
Il Governo italiano partecipò alla Conferenza economica di Parigi e ne adottò le risoluzioni per quella, ch’io direi, la politica economica del tempo di guerra.