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esempio di quella nobile, ferma, operosa disciplina, ch’è la disciplina della vittoria.

L’assistenza civile, missione di patriottismo e di sociale fraternità, tien vivi gli spiriti, solleva i cuori, soccorre dove il bisogno o la sventura la chiami: e oramai la rinfranca, se così vogliano i comuni, il concorso di un moderato tributo.

Per verità, come soldati e marinai d’ogni parte d’Italia e d’ogni ceto, qualunque sia la loro fede, e la loro idealità politica, formano un’anima sola per l’Italia e per la vittoria, e danno con pari eroismo sè stessi alle magnanime gesta, e i credenti in Dio, e concordi i Ministri del Signore, e gli uomini votati solamente al dovere e alla religione verso la Patria; così nell’apostolato dell’assistenza civile gareggiano beneficamente e patriotticamente le diverse classi sociali, e i cittadini maggiori a fianco dei giovani ardenti, e le donne elette e pie a fianco dei più impazienti novatori. La parola ispiratrice ed incitatrice muove da oratori e da sodalizi in assai altre cose discordi; muove dalle cattedre della fede e dalle cattedre della scienza; e di tal maniera si accende e si propaga quella che io direi l’odierna spiritualità patriottica dell’Italia risorta.

La pubblica finanza, a malgrado delle ingentissime spese, sta salda e sicura. Alto è il credito dello Stato e la fiducia del Paese continuamente lo rafforza.

I buoni del Tesoro, fonte quotidiana e continua, onde il risparmio ristora le necessità della Patria, oltrepassavano al 30 novembre la somma di lire 4,290,000,000.

I capitali che affluiscono alle Banche, alle Casse di risparmio e l’esodo dei pegni dai Monti di pietà sono in