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suoi interessi politici ed economici, e che sono connessi cogli eventi militari in quelle regioni. (Benissimo!).
Gli interessi mediterranei dell’Italia furono sempre oggetto della vigilante nostra attenzione. L’Italia è Potenza essenzialmente mediterranea; nel mare è la sua strada e il suo avvenire. Non cerchiamo predominio, ma solo l’equilibrio delle forze, condizione necessaria di pace e di prosperità. L’Italia forma sempre un elemento di sicurezza e di stabilità. Abbiamo ferma fiducia che l’assetto internazionale che risulterà dalla vittoria assicurerà quell’equilibrio del Mediterraneo orientale, che costituisce uno dei caposaldi della politica italiana. (Approvazioni).
Le medesime supreme necessità politiche ed economiche dell’avvenire nostro hanno motivato l’estensione data alle operazioni militari sul fronte di Valona, la quale rimarrà sicuro baluardo della nostra situazione strategica nell’Adriatico e sarà punto di partenza alla nostra operosa futura espansione commerciale nella penisola balcanica. Ma principalmente, mercè le nostre occupazioni nell’Albania meridionale, abbiamo potuto efficacemente collaborare cogli alleati nostri nell’impedire il contrabbando di guerra che era esercitato dai nemici a traverso la frontiera greca; e, mediante il collegamento operato dalle nostre truppe con quelle alleate provenienti da Salonicco, si è chiusa, contro i nemici, quella parte del fronte balcanico.
Dopo che in seguito all’azione ferma degli Alleati, pareva si fosse finalmente trovato in Grecia un accomodamento tra partiti contendenti, abbiamo dovuto assistere negli ultimi giorni a dolorosi conflitti ed agitazioni in Atene,