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ci imponessero di troncare l’equivoco e l’indugio. (Benissimo! — Vivi applausi).

Nella stampa estera ed italiana si è molto discusso circa il futuro assetto dell’Adriatico, anche per effetto di un’attiva propaganda le cui origini rimontano a spiegabili manovre nemiche. (Vive approvazioni). Ma per noi e per gli Alleati nostri tale questione è fuori di discussione. (Benissimo!) L’auspicata vittoria finale ci assicurerà il dominio dell’Adriatico, che per l’Italia significa difesa legittima e necessaria (Vivi applausi) e che, senza obliare le giuste esigenze delle vicine nazionalità slave e le necessità del loro sviluppo economico, assicurerà parimente i diritti imprescrittibili della nostra nazionalità sull’opposta sponda. (Vivissimi applausi).

Noi prevediamo ed auspichiamo un avvenire di operosa, fiduciosa e cordiale collaborazione dell’Italia con la Serbia e col Montenegro nel campo politico ed in quello economico. (Commenti). La restaurazione di quelle valorose nazioni, insieme a quella del Belgio, costituisce uno scopo nobile quanto essenziale della nostra guerra. (Benissimo!).

Coll’invio di un contingente di nostre truppe a partecipare alla impresa di Salonicco, rispondemmo al concordato programma della perfetta unità d’azione cogli Alleati nostri.

Abbiamo per tal modo recato pure alla Romania quell’aiuto fraterno che era in poter nostro di darle; e, in pari tempo, con questa spedizione, l’Italia ha manifestato e confermato il suo proposito di tenersi sempre presente allo svolgimento ed alla soluzione di quei problemi balcanici e mediterranei da cui dipendono vitali