Pagina:Bonvesin de la Riva - Meraviglie di Milano.djvu/90

Le nostre famiglie le mangiano cucinate in diverse maniere: le fanno arrostire verdi sul fuoco por mangiarle in fin di tavola in luogo di datteri, e, così fatte, hanno, secondo me, un sapore più gradito dei datteri stessi; le fan cuocere lesse e molti così le mangiano a cucchiaiate; oppure, così cotte, le fanno asciugare e le mangiano molto spesso in luogo del pane. Disseccate prima al sole e poi cotte a fuoco lento, si danno agli ammalati. In novembre compare una grande quautità di nespole, che spiacciono ai biscazzieri rovinati (23). In parecchi luoghi del nostro territorio si raccoglie pure una discreta quantità di olive; e si raccolgon bacche di lauro che col vino caldo son buone per curare il mal di ventre. Vi sono anche altre qualità di frutta, ma basti quanto ho detto. La nostra terra non produce datteri, nè pepe nè altri generi oltremarini; il che non mi dispiace giacchè questa roba non nasce se non in luoghi aridi e infuocati. V. Gli orti danno, a seconda delle stagioni, copiosi e svariati legumi, cioè, cavoli d'ogni qualità, bietole, lattughe, atrepici, sedani, spinaci, prezzemolo, finocchio, aneto, cerfoglio, anice, nepitella, zucche d'ogni genere, d'orto e silvestri, aglio, porri, pastinace comuni, alfaneria che è una specie di pastinaca della cui radice si fa un ottimo e sano composto (24) ; borraggine, senape, croco, liquerizia, erba cetrina, peplide, papaveri, marrobbio, malvavischio, anagallide, o consolido più grande, enula, ru-