Pagina:Bonvesin de la Riva - Meraviglie di Milano.djvu/4

FRA BONVESINO

I.

Sulla vita dell’umile fraticello milanese ben poche notizie son giunte a noi; ma non v’è ragion di dolersene: egli è tutto ne’ suoi scritti: quando avremo letto un saggio delle sue candide poesie e l’affettuoso elogio della sua città, lo avremo pienamente conosciuto e ce lo sentiremo vicino come un amico di cui ci sian noti e cari i più riposti sentimenti.

Fino allo scorcio del passato secolo le uniche fonti per la sua biografia erano alcuni vaghi accenni nelle cronache milanesi di Galvano Fiamma, un epitaffio sulla sua tomba nella chiesa di S. Francesco in Milano, tramadatoci da scrittori del secolo XVII che lo avevano potuto leggere prima della sua dispersione avvenuta probabilmente nel 1698 quando la vecchia chiesa rovinò, e due cronache dei frati Umiliati del secolo XV riferite dal Tiraboschi.