Pagina:Bonvesin de la Riva - Meraviglie di Milano.djvu/29


xxx

Su questo metro l'un dopo l'altro, vantando i propri meriti, danno a gennaio del fannullone e dello sfruttatore, lo dichiarano indegno di stare alla testa dell'anno e deliberano di spodestarlo. Già s'apprestano a effettuar il loro divisamento e corrono alle armi: Bonvesino li presenta proprio come il popolo era abituato a vederli nelle pitture e nelle sculture: febbraio con la forca, marzo colla tromba, aprile con un ramo fiorito, maggio armato a cavallo, giugno col falcetto,

con soa sapa lulio ven tuto polverento,
avosto, mese infermizo, con so lomentamento
a piglià un baston ke go dà sustentamento...

settembre ha la mazza con cui stringe le botti, ottobre la pertica delle castagne, novembre un coltello da beccaio, dicembre la scure d'acciaio con cui spacca la legna. Gennaio li affronta tutti con una mazza in mano e, quando li vede atterriti buttar le armi, si sfoga a ribattere tutte le accuse, ad una ad una, e decanta i propri meriti, tra gli altri quello di combinar matrimoni :

tuto zo ke no lavora intro lavor terren,
o fazo grand ovramento segundo ke me porten,
multi maridozi e fazo però ke apairo ben,
e son mulplicadore de quel ordine generale
ziò è lo matrimonio k'à fagio lo re eternale...

I mesi, un po' persuasi, un po' impauriti, se ne stan muti a testa bassa: final-