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S. Ambrogio di Milano; la Valtellina, col capoluogo Tellio, faceva parte del territorio milanese come la valle di S. Martino in provincia di Bergamo; e ne facevan parte altre terre della odierna provincia di Novara, oltre Galliate e Trecate che qui Bonvesino rammenta le quali ultime eran soggette ai preti decumani della Chiesa milanese; Cannobio, oggi compreso nella diocesi di Novara, fino a tempi recenti fu sottoposto alla giurisdizione della Chiesa di Milano.

(12) Il celebre monastero di S. Maria di Chiaravalle, dei frati Cistercensi, adiacente a Milano, era stato fondato da S. Bernardo stesso nel 1135, secondo la tradizione.

(13) Lacune nel testo.

(14) Il testo dice "in carastii dies" : che cosa questo carastii voglia dire neppure Novati sa spiegare: si tratta forse di un errore del trascrittore. Il testo di Bonvesino sembra dire che v'era una giornata dell'anno destinata a far la rassegna dei malati, e che questo giorno cadesse in quaresima gli sembra di poterlo desumere dal nome di "hospitale sanctae quadragesimae" dato talvolta a quell'ospedale. Comunque sia, il testo lascia intendere che la rassegna si faceva nel tempo in cui era massimo il concorso degli infermi.

(15) Intende l'ospedale pei lebbrosi di S. Lazzaro, fuori di Porta Romana.

(16) La Società degli Umiliati si divideva in tre ordini dei quali il secondo qui menzionato era il principale per digniltà. La casa di Brera era stata eretta avanti il 1159.

(17) I quattro Ordini principali stabiliti in Milano prima della nascita di Bonvesino sono : i Domenicani venuti nel 1221 a insediarsi nella