Pagina:Bonvesin de la Riva - Meraviglie di Milano.djvu/136


73


NOTE

____


(1) Le indicazioni cronologiche contenute in questo esordio lasciano intendere che Bonvesino incominciò quest'operetta dopo il febbraio del 1288 e la finì sui primi del 1289.

(2) Per le etimologie del nome di Milano vedi le note 112 e 113.

(3) Allude alla "Storia dei Longobardi" di Paolo Diacono.

(4) Poichè lo stesso Bonvesino dica più avanti che le case in Milano eran circa 12.500, si può argomentare che una metà di esse non aveva pozzo, e si serviva dei pozzi pubblici.

(5) Questi coperti, caratteristici nell'edilizia medioevale, eran piazzette davanti alle case nobili con atrii o portici, d'onde il nome. Di parecchi ci han conservato memoria le antiche carte. Un coperto dei Castani era sulla strada tra il Carrobio e il convento di Santa Marta; in Porta Romana era un coperto di S. Vittore ed uno dei Baroni era in parrocchia di S. Giovanni in Conca. Si ricordano anche i coperti di S. Fedele, degli Zavattari, di S. Sebastiano (anno 1217), di San Marcellino (carta dello stesso anno). Sul corso di Porta Ticinese esisteva ancora nel 1470 un antichissimo coperto di