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xiv


versione della chiesa trovò alleati nel sentimento religioso, diffuso e profondo in tutte le classi, e nel conflitto, allora mollo acido, fra Roma e gli Svevi: poichè la maggior parte di que’ poeti, vivendo intorno alla Corte Siciliana, eran naturalmente portati a sostener la causa ghibellina, lo spirito guelfo prevalente in Lombardia era ostile all’arte loro e procurava di farla scadere nella estimazione popolare.

Così avvenne che i girovaganti trovatori nella lingua d’oc ed in quella d’oil non fossero tra i migliori che trovavano altrove più degne accoglienze e degenerassero in modi e in atteggiamenti più da buffoni che da poeti: buffoni infatti il popolo li chiamava, di che un dei più autorevoli, Girard de Ricquier, lagnavasi nel 1275 dicendo:

Hom les apel bufos
Co fa en Lombardia.

Frattanto col progressivo migliorare della condizione delle plebi, i dialetti indigeni s’erano a poco a poco disimpacciati dagli involucri del latino, si erano lentamente affinati e predisposti a soppiantare la letteratura d’oltr’alpe cercando di eliminare le differenze che distinguevano l’un dall’altro per convenire in un tipo in certo modo uniforme come uniformi erano i sentimenti predominanti nell’anima del popolo dal Piemonte a Venezia, dalla Liguria a Mi-