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stampato un articolo storico-critico su Lobacefski1, rendeva noto agli italiani il nome e le opere dei due ormai celebri geometri ungheresi2.
A favore di Hoüel va anche ricordato il suo interessamento pei manoscritti di GIOVANNI Bolyai, allora conservati [1867], in forza d'una disposizione testamentaria di WOLFGANG, nella Biblioteca del Collegio Riformato di Maros Vásárhely. Per mezzo del principe B. BONCOMPAGNI [1821-1894], che interessò a sua volta il Ministro ungarico dei Culti, barone EÖTVÖS, ottenne che venissero depositati [1869] presso l'Accademia ungherese delle Scienze di Budapest3 e potessero così formare oggetto dei pazienti ed accurati studi prima dello SCHMIDT, recentemente di Stäckel.
Inoltre Hoüel non mancò di adoperarsi, nelle più varie occasioni, affinchè alla geometria non-euclidea fosse assicurato un durevole trionfo: basti citare il suo «Essai critique sur les principes fondamentaux de la geometrie.»4, gli articoli «Sur l'impossibilité de demontrer par une
- ↑ «Intorno alla geometria immaginaria o non euclidiana. Considerazioni storico-critiche.»; Rivista Bolognese di scienze, lettere, arti e scuole, t. II, p. 171-84 [1867]. Fu stampato separatamente in un opuscolo di 16 pagine [Bologna, Fava e Garagnani, 1867]. Lo stesso scritto, con varie aggiunte e col titolo: «Studii geometrici sulla teorica delle parallele di N. J. Lobatschewsky.», fu ristampato nel giornale politico «La Provincia di Pisa», Anno III, n. 25, 27, 29, 30 [1867] e ripubblicato a parte sotto il titolo primitivo [Pisa, Nistri, 1867].
- ↑ Cfr.: «Intorno alla vita ed agli scritti Wolfgang e Giovanni Bolyai di Bolya, matematici ungheresi.», Bollettino di Bibliografia e di Storia delle scienze Mat. e Fisiche, t. I, p. 277-99 [1869]. Questo articolo di FORTI è arricchito con copiose note storiche e bibliografiche da B. BONCOMPAGNI.
- ↑ Cfr. l'articolo di Stäckel su FR. SCHMIDT citato precedentemente nel testo.
- ↑ 1a ed., Paris, G. Villars, 1867; 2a ed., 1883.