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ch’ella possa cangiarsi.
Vedi che ’n un baleno
non arde e gela il cielo.
L’altr’ier appena divenisti amante,
appena hai sospirato; e’ non è tempo
di disperar ancora.
Breve sospir non puote
per l’oceلn d’amor trar l’alme in porto.
Se’ nel principio ancora, e già disperi
perch’ai tuo fin non giungi?
Niso.Io sono, ahi lasso!
nel principio d’amore,
ma nel fin de la vita,
perché fiamma si grande,
appena accesa, ha consumato il core.
Ner.Or ti raffida e spera.
Per te non vo’ che nessun’arte in somma,
da risvegliar ove più dorme amore,
intentata rimanga.
Io vo’ ch’ad una ad una
tutte andiam ricercando
le machine d’amor. Dimmi, ti priego,
hai tu de G amor tuo
fatta costei per altri mezzi accorta?
né le mandasti pure
co’ guardi e co’ sospiri
le primiere ambasciate?
Niso.Si, ma che pro, quando i sospiri miei
per l’aria sparsi gli disperde il vento,
pria che giungan al seno a cui gl’invio;
e i guardi, messaggieri infra gli amanti,
divengon muti e non san più che dire,
quando al mirar de l’un l’altro non mire?
Ner.Len dicestu mai nulla,
mentre colà ferito
ognor l’avevi a fianco?