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ATTO PRIMO
SCENA I
Melisso, Sireno.
Mel.Ecco l’alba: odi l’aura,
ch’è la squilla del cielo, ond’ei richiama
in sul mattin gli addormentati augelli
a riverir ne l’orïente il sole.
Ma chi vide giammai dal gremb’oscuro
di sí torbida notte
nascer sí bell’aurora?
Mira come vezzosa,
furando al ciel le stelle,
empie di fior la terra.
Oh be’ campi fioriti !
non sembran questi fiori
stelle appunto del ciel discese in terra?
Sir.Parmi un sogno, Melisso. Ecco pur dianzi
imperversava il mondo, era travolto
fra le nuvole il mar, fra l’onde il cielo;
s’udian da’ nembi i tuoni
scoccar fremendo orribile tempesta:
splendeva ad ora ad ora
di fiera luce il ciel, e già facendo
a lume di baleno
pompa dei suoi furori:
parean soffiando i venti
fin da l’alte radici