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          ché di piceno fiume
          a più bella de l’onde immortal figlia
          fra se stesso consiglia
          il gran padre Ocean farti consorte.
          Or or tua bella sposa,
          col gran Nettuno e coro di sirene,
          per dar fine a tue pene
          verrà solcando la campagna ondosa.
          Glauco
          Mal si puote in un punto
          sanar il duol d’un’amorosa piaga.
          Pur s’è il vostro voler, numi, congiunto
          ch’io volga a novo amor l’anima vaga,
          perché debbo ritroso
          mostrarmi a voi? Datemi, o sacri numi,
          datemi a nova ninfa amante e sposo.
          Nettuno con il Coro delle sirene,
          ed Egle, ninfa del Chienti
          Scendi, Imeneo, ne l’onda,
          scendi lieto e ridente,
          e con tua fiamm’ardente
          accendi oggi del mar l’alga profonda.
          Non teme i nostri salsi umidi regni
          la tua face feconda.
          Una delle sirene
          Se altera figlia di piceno fiume
          entro le cave anguste
          vivesti prima, or di marino nume
          ricca sposa godrai fra dive auguste.
          Tanti mar solcherai