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II Chienti
Giusto è ben che si lodi
cosi leggiadra schiera,
ma più colei che con soavi modi,
bella d’Amor guerriera,
dal centro de’ mortali
vibra fin su nel ciel folgori e strali.
L’Apennino, il Chienti e ’l coro delle ninfe
Di voi si canti, a la cui luce pura
cedon le chiare stelle,
amorose facelle.
De’ semi di que’ lampi
ch’escon da voi prova ogni cor l’arsura,
né puote esser si dura
anima, che vi miri e non avvampi
(se siete in ciel d’amore
stelle fatai) del vostro proprio ardore.
INTERMEDIO TERZO
Amore con le tre Grazie, discendenti in una nuvola dal cielo.
La scena mostra un cielo, sotto di cui si scorgono molte lon-
tananze di vari paesi.
Amore e le tre grazie
cantano l’infrascritto madrigale, mentre s’apre il cielo e la nuvola descende.
De’ bei sereni campi
lasciato il bel soggiorno,
ove risplende il giorno
con aurea luce in sempiterni lampi,