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celar col finto e favoloso modo
l’antiche scole a le più impure menti
e gli arcani celesti e di natura.
Ditemi, che sia vero
forse mantien con smisurate membra
ricca soma di stelle il vecchio Atlante,
se da l’umano seme
crescer non puٍ giammai si vasta mole
ch’il pie prema la terra e ? tergo il cielo?
Atlante è quella eterna
providenza infinita
che ? mondo regge, e donde ha moto e vita
l’ordine di natura
dal terreo centro a le stellanti sfere.
Né mai Prometeo audace
giunse a rapir da la diurna lampa
fiamma vital con temeraria face,
ma tal fu che, sprezzando
l’aspro rigor del Caucaso gelato,
su la nevosa cima
si pose ad osservar l’eterea parte,
i suoi giri, i suoi moti,
e quai a vean co’ fissi
ordine e norma i vagabondi lumi ;
indi poscia calando, al freddo scita
recٍ del suo saper luce feconda.
O se dir meglio lice,
è quella parte agente
de l’umano intelletto
Prometeo, allor che col discorso arriva
ne la sfera del vero,
che quasi sole i lampi suoi diffonde,
ed ivi de le forme
ch’intender puٍ l’aurea facella avviva,
con la cui pura luce
dل quasi vita a la possibil parte
che per se stessa è tenebrosa e informe.