Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
in disparte si trasse.
Io per girevol calle
indi parti’mi. E certo
tardar non ponno... Eccogli! Ahi figlia, andiamo.
Nar.No, che, partendo voi, ne prenderanno
qualche ’ndizio di colpa.
SCENA V
Oronte, Niso, Clori, Melisso, Narete, Perindo.
Oron.È certo il cerchio, è desso, io ? riconosco:
ma pur la legge è chiara
contra la mano errante,
e tronco ha da cadere
il capo di colui
che l’imagin real gittٍ per terra.
Niso.(O Filli, or tu vedrai
se ? mio dolor, se ? mio desire è finto.)
Oron.Si trovi il reo, si trovi
di cui sia ? cerchio, e poscia...
Niso.Signor, egli è trovato,
e preso a prender viene
da la tua man le sue dovute pene.
È mio quel cerchio, ed io
fui che ’n terra il gittai.
Questa è la mano errante,
questo è ? capo dannato: or vegna il ferro
vendicator de la reale offesa.
Mel.Oh disperato ardir! Fuggiam noi, Clori,
fuggiam quinci la morte.
Clori.Tu fuggí ove ti pare: a me conviene
per seguir la mia vita
gir incontro a la morte.
— Signor, costui per altro