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MONTECUCCOLI DAVIA 46


Lo sposo in tal famiglia a Lei destinato si era il Marchese Virgilio Giuseppe, quale per il grande profitto ritrat to dal visitare tutte le principali corti d’Europa, aveva in esso riunito a sì alto grado senno, saggezza e prudenza, da meritarsi nella giovanile eta di 24 anni gli venisse conferito dal Pontefice Clemente X. la dignità Senatoria; per cui tale somiglianza fra i due contraenti d’indole, di coltura, e di età li accese al primo scontrarsi di mutuo e pudico amore, cosicchè, niun buon auspicio manco ai loro sponsali, che furono in breve celebrati con indescrivibile pompa: e nella cerimonia ognuno ebbe a rimarcare lo edificante raccoglimento degli sposi.

Lo stato conjugale non fece menomamente rallentare le pratiche di pietà, a cui questa pia Dama solea abban donarsi. Serbavasi ella sempre gentile, ma sì nelle grandi che nelle private adunanze, manteneva un contegno per modo riservato che destava rispetto in ognuno, giugnendo pur anco ad incutere timore a quelli di non esemplare riservatezza; mentre poi abborrendo ogn’idea di vanità, fu notato che, quando doveva presentarsi col fasto dovuto al suo rango, o presso qualche principessa forestiera di passaggio in Bologna, o in altre simili circostanze, vi face va precedere la visita di uno spedale, acciò la fresca rimembranza della sofferente umanità, l’avesse preoccupata e tolta dallo invanire. Per cui è ad immaginarsi come tan te prerogative le meritassero l’ammirazione della novella patria, non meno che l’amore e la stima del nuovo pa rentado, ove distinguevasi per santa vita la di Lei suocera Marchesa Porzia Ghisilieri, le cognate sue, ed in particolar modo la Marchesa Silveria Davia che fondò il convento delle monache di S. Francesco di Paola detto delle minime.

Non meno per altro imperava su l’animo grande di