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DE' ROSSI 21


naturalissime e piene di grazia. Questo marmo di cui s’i gnora il perchè non andasse in opera, ammirasi nella residenza de’ Fabbricieri di S. Petronio; e pare che nella Egiziana Donna, la scultrice ritraesse sé stessa. 1

Giorgio Vasari, e seguendo lui, qualche altro scrit tore, trasmise che nauseata Properzia dalle brighe, che lo scultore Mastro Amico Aspertini ( uomo invidiosissimo, e del carattere più bizzarro ) muoveva si a Lei che agli altri artisti destinati al lavoro delle porte di S. Petronio, abbandonasse Ella le opere affidatele nè più toccasse scal pello. Esaminando però le partite scritte che conservansi nei libri mastri per le spese della fabbrica di S. Petronio, si riconosce che Properzia molto lavoro per le scolture che questa dovevano abbellire; e di più vi si ritrae per fino che le furono pagate delle somme per Sibille di mar more – per un Angelo – per cinque Quadretti ecc. quali opere essendo da Lei condotte sui modelli del Tribolo artefice eccellente, ch’era direttore arbitro di que’ lavori, rendesi impossibile distintamente indicarle2

Varie altre opere si attribuiscono alla perinsigne Donna, ma non se ne fa menzione mancandone debita certezza; mentre basta a mantenerle viva e distinta fama

  1. Rendesi indispensabile accennare quanto si appose a questo Genio della scoltura per il soggetto trattato. Si volle ch’Ella amasse un avvenente giovane, e per non essere da lui corrisposta, sfogasse la sua passione col ritrarre se stessa nella Egiziana, e nello Ebreo l’amato suo; ma ripugna il credere che, dotata com’era la illustre Donna di tanto senno, ancorchè fosse tiranneggiata da malnato amore, avesse preso il posto d’impudica femmina, e portato in trionfo quel fallo, che cuor gentile dovrebbe, e vorrebbe, non meno che a tutti, potendo, pure a se stessa pascondere; per cui parrebbe potersi ritenere questa nozione come una di quelle novelle, che in ogoi tempo l’invidia non mancò comporre a carico di questo misero sesso.
  2. Ciò addimostra chiaramente la partita segnata negli accennati libri della Fabbrica 1526. L. Giornale a Cart. 153 li 1. Gennaio A. M, Nicolò Tribolo per due Modelli fatti a la Properzia F. 5.