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168 SANTA CATERINA VIGRI


Or ecco Suor Caterina Abbadessa, Fondatrice, Direttrice: eccola sul dignitoso seggio donde le sue virtù, a guisa dei pregi di bel dipinto collocato per la prima volta al vero punto di luce comparvero nel proprio splendore. Depositaria delle offerte che i Bolognesi avevano fatte al Monastero, fu sì sagace e pronta nel disporne, che provvide al culto di Dio, decorando il tempio degli arredi neccessari; alle bisogna della Comunità; e, quasi senza indugio, am pliando lo stabilimento lo pose in istato di ricevere le molte donzelle desiderose di ammonacarsi. Consigliata dal retto suo senno, studiavasi che di ogni comando dato alle sue soggette ne fosse manifesta la rettitudine, acciò obbedis sero convinte di far bene; che in effetto una troppo cieca credenza è culto devoluto al solo Iddio; e la mente umana non ragiona soltanto al salire i gradi di un seggio. Ella sostituiva alla severità di superiora, la più dolce, la più ben intesa tenerezza di madre: cosi attirati gli animi n’esaminava le tendenze per dirigerli con più adatti con sigli. Amava, che dalla novizia alla più antica professa, fossero fra loro leali e affettuose, ma le richiedeva di quella riservatezza e prudenza dovuta alla dignità del sa ero carattere, e indispensabili a mantenere la buon’armo nia in una Comunità. Non mancò mai incoraggiarle a ri correre a lei in qualsifosse occorrente; e, Figliuole mie (diceva ) se alcuna di voi fossevi che avesse neccessità di alcun che, e non me ne avvedessi, e non osasse di mandarmelo, sono contentissima, anzi voglio che vadi alle Ufficiali, e si provegga da queste, e se non potes sero soddisfarla si venga da me ed io provvederolla dolcemente: e se già ben fosse molto a notte, ed io dormissi voglio mi si desti e mi si palesi ogni suo bisogno d’anima e di corpo.,, Sebbene garantita della