Or ecco Suor Caterina Abbadessa, Fondatrice, Direttrice:
eccola sul dignitoso seggio donde le sue virtù, a guisa dei
pregi di bel dipinto collocato per la prima volta al vero
punto di luce comparvero nel proprio splendore. Depositaria delle offerte che i Bolognesi avevano fatte al Monastero, fu sì sagace e pronta nel disporne, che provvide
al culto di Dio, decorando il tempio degli arredi neccessari;
alle bisogna della Comunità; e, quasi senza indugio, am
pliando lo stabilimento lo pose in istato di ricevere le molte
donzelle desiderose di ammonacarsi. Consigliata dal retto
suo senno, studiavasi che di ogni comando dato alle sue
soggette ne fosse manifesta la rettitudine, acciò obbedis
sero convinte di far bene; che in effetto una troppo cieca
credenza è culto devoluto al solo Iddio; e la mente umana
non ragiona soltanto al salire i gradi di un seggio. Ella
sostituiva alla severità di superiora, la più dolce, la più
ben intesa tenerezza di madre: cosi attirati gli animi
n’esaminava le tendenze per dirigerli con più adatti con
sigli. Amava, che dalla novizia alla più antica professa,
fossero fra loro leali e affettuose, ma le richiedeva di
quella riservatezza e prudenza dovuta alla dignità del sa
ero carattere, e indispensabili a mantenere la buon’armo
nia in una Comunità. Non mancò mai incoraggiarle a ri
correre a lei in qualsifosse occorrente; e, Figliuole mie
(diceva ) se alcuna di voi fossevi che avesse neccessità
di alcun che, e non me ne avvedessi, e non osasse di
mandarmelo, sono contentissima, anzi voglio che vadi
alle Ufficiali, e si provegga da queste, e se non potes
sero soddisfarla si venga da me ed io provvederolla
dolcemente: e se già ben fosse molto a notte, ed io dormissi voglio mi si desti e mi si palesi ogni suo bisogno d’anima e di corpo.,, Sebbene garantita della