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profonde erudizioni. Non poche si dettero con molto successo alle arti d’Apelle e di Fidia, come Sofonisba, Tentoretta, Lavinia, Elisabetta Sirani, e Properzia de’ Rossi. Poche fiate però videsi rinovellato il valore di Pentasilea, e Baodicea perchè quasi mai sono alle armi addestrate le giovanette: e del pari raramente le storiche pagine fanno menzione di dotte e di scienziate insigni; perchè abbisognando anco gl’ingegni più felici di darsi a profondi studi per degnamente conseguire una laurea, e venendo in ciascun tempo, e ciascun luogo da ciò allontanate le donzelle, per non disamorarle da quanto deve renderie degne madri di famiglia; ben poche furono e sono alle scienze prescielte. La sorte però volle accordare tal vanto a Bitisia Gozzadini della quale imprendo raccorne ie memorie.

Nacque questa illustre Donna in Bologna nell’anno 1209 da Amadori Gozzadini e Adelasia de’ Pegolotti. Questa stirpe vantava già la più antica e splendida nobiltà, resa più famosa nel quattordicesimo secolo da quel Nanne che ogni Bolognese conosce e ammira: e mantenuta nello antico splendore dalle virtù, che, quasi in essa avessero sede, successivamente si comunicarono a’ suoi discendenti.

Bitisia manifestò sino dagl’infantili suoi anni perspicacia somma, e immenso amore per lo studio; ciò che le rese intollerabile ogni occupazione femminile, a cui volevano applicarla nella scuola ov’era affidata: e scorgendo ella quanto, anzichè sagace, possano rendere vana la donna le instruzioni troppo superficiali con che ivi lo spirito delle condiscepole sue inorpellavano, volle ingemmare il proprio di quelle cognizioni che ai sani raziocinj lo portano. Per cui volgendo in sua mente non comune intrapresa si fe’ concedere da’ genitori suoi d’applicarsi interamente alle scienze, e disegnando ergere alta mole, divisò premunirla