Pagina:Bonafede - Cenni biografici e ritratti d'insigni donne bolognesi.pdf/133


malvezzi 105


di governi, che troppo lungo sarebbe il ricordare; e il far ritorno alternativamente alla libertà e alla Chiesa;; e sempre quale stupida mandra guidarsi il popolo, e come belva ridurla al sangue, la fa rabbrividire . Più di ogni altra cosa però l’affanna il prevedere che l’animoso suo fratello An ton Galeazzo tenterebbe invano di riordinare la città, perchè quantunque si abbia egli l’amore dei cittadini, e malgrado la stima in che ognuno tiene l’elevato suo spirito, sorge rebbe pronta e funesta l’idra delle fazioni a tarpare le ali all’aquila novella.

Nullameno la Bentivoglio tien sempre rivolto il pensiero a mantenere in ogni cittadino un amico al fratel suo, onde all’uopo lo soccorrino di consiglio, di sostegno, di difesa . E il più distinto per valore e per prudenza, non le bastò amico che consanguineo volle farlo ad Anton Galeazzo eleg gendolo a suo sposo: così ella l’anno 1411 andò in moglie a Gaspare Malvezzi (1) che per senno fra i distinti si distingueva in pace e in guerra, e che fra gli amici del Bentivoglio fu sempre di costanza e lealtà incomparabile.

L’alto sentire mai sempre inseparabile dall’animo di Zanna si lascia travedere anco nel coltivar ch’ella ſece le amene lettere: al dire del Sabbadino, cari le erano e Boccaccio e Petrarca, ma più di ogni altro carissimo Dante. Oltre le innarrivabili bellezze che nell’Omero italiano la sorprendevano, più ancora la trasportava il giusto sdegno dell’innamorato e retto cittadino che si scaglia contro il mal reggimento civile della gran Villa che siede sul bel fiume d’Arno; perchè le stesse cagioni agitavano l’anima della forte Bolognese, per la non men nobile città del pic-

  1. La già citata Cronaca dice Malvici, ma a cagione dell’antico carattere fu dap prima letto Malvini, pel quale abbaglio si scrisse Zanna Bentivoglio Malvini sotto al ritratto di Lei, mentre doveva dirsi Zanna Bentivoglio Malvezzi.