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ZANNA BENTIVOGLIO MALVEZZI

Da voi non poco
La patria aspetta, e non in danno e scorno
Della umana progenie, al dolce raggio
Delle pupille vostre, il ferro e il foco
Domar ſu dato!

LEOPARDI.


Stavasi la magnifica Ginevra Sforza Bentivoglio col corteo delle sue Dame a deliziarsi a Belpoggio, villa la cui superba amenità abbelliva uno de’ più ridenti dintor ni di Bologna, e dalla quale, per non essere inerpicata su l’alto Apennino e per non giacersi in bassa pianura si godeva nella calda stagione di un rezzo temperato e soave, quando Gian - Sabbadino degli Arienti, con una dedica che in ogni sua parte ricorda quella con cui l’esule del Ponto Eusino accompagnò i suoi Tristi, diretti aa chi sedea sul Tebro, presentava la Signora di Bologna d’un proprio scritto narrante le virtù d’illustri Donne.

In quella cronaca alla pagina 19 s’incontrano estese notizie di Zanna, o sia Giovanna figlia del 1. Giovanni Ben tivoglio e di Elisabetta dal Magnifico Cino di Castel San Piero. Molti sono gli scrittori che di essa Giovanna fanno parola; ben pochi che intorno a Lei si estendano, il perchè sembra