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92 beata elena duglioli


la quale anzichè offendersene , di spiriti elevati com'era, ebbe a buon grado ciò che valse a correggerla , ed al partire della venerabil Donna seguire la fece da cocchi e da corteggio , e crebbe d'allora innanzi la propria estimazione verso la medesima .

Rivedendo la patria Elena ne rese grazie a Dio con offrire ricchi presenti alla Chiesa di S. Giovanni in Monte . Poi memore delle dimostrazioni avute dal Signore di Mon ſerrato , mandò in dono al medesimo un superbo cavallo ginetto venuto a Lei in regalo dalla Svizzera , la qual circostanza mette bene di qui ricordare , onde si conosca che la gentilezza non fu mai in Lei disgiunta dalle sante doti che l'adornavano.

Ma le lunghe penitenze logorandone il corpo, estenuandone le forze , e tutto ' sconvolgendone il fisico, l'as soggettarono a spessi sossulti. Il fervore soltanto con che Ella pregava , valeva a riconcentrare le sue idee , corro borarle , ravvivarle e rendere cosi la calma . Al sopragiu gnerle di una malattia , conobbe non restarle molto di vita , e vaticinò la sua fine dentro un anno , scrivendone anco agli amici. Frattanto ristabilita alcun poco , radunata una comitiva di circa venti divoti , d'ambo i sessi , malgrado molte difficoltà che le si paravano innanzi , volle portarsi a visitare la S. Casa di Loreto. Ivi giunta , indusse la com pagnia di portarsi processionalmente al Santuario con ceri accesi , e fare di quelli un' oblazione. Ciò eseguito con edi ficazione di tutto il paese , Ella avrebbe voluto dilungarsi sino ad Assisi anche per particolare divota commissione , ma si risolse di tornarsene fra' suoi.

E fu provvido consiglio ! perchè giunta a Rimino, si vide costretta fermarvisi due giorni , essendo assalita da dolori di petto, ai quali dovè quasi soccombere, e che