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dall'olio 87


modestamente vestita, non trascurò quella proprietà e quegli usi che non dal folleggiante capriccio, ma dalla sana società sono adottati; che se in effetto è a biasimarsi quella donna cui troppo sta a cuore seguire la vanitosa moda, si è pure al certo poco lodevole quella che trascura se stessa, e non seconda il marito in ciò ch’ei richiede, o0 pel proprio genio, o pel suo decoro. Del resto, siccome la novella sposa rimase a far parte della famiglia in cui era cresciuta, avendo, come si è detto, tolto a marito il figlio del patrigno, ebbe di nuovo a soffrire le durezze della madre fatta stravagante per un malore che da molti anni la consumava . Di più presa questa donna da disdegno per non veder prole della figlia, e sospettando del come vivessero fra loro gli sposi, ripose tosto in campo che col passare Elena la maggior Parte del giorno nelle chiese rendevasi segno di comune scherno; e per distornela non ebbe ritegno adossarle nuovamente infinite incombenze, e con modi autorevoli non da madre, ma da padrona, darle ad ogn’istante mille ordini l’uno all’altro contrario. Ma la santa giovane rispettando in lei il sacro carattere di madre e può dirsi ancora quello di suocera, e considerandola inoltre come reggitrice di famiglia, le fu soggetta qual serva nell’obbedirla, fu prudente qual saggia nuora tacendo col marito quanto soffriva, fu figlia amorosa, ogni sforzo fa cendo onde la genitrice restasse appagata e l’amasse.

Passato così qualche anno, Pantasilea rimasta vedova di nuovo conobbe finalmente in Dio un fonte d’ignorate dolcezze: l’esempio di santità che aveva di continuo innanzi agli occhi, parlò nel fondo del di lei cuore. Allora concepita vera stima della figlia, prese ad amarla quanto prima l’aveva amareggiata; e sentendo illanguidire la vita non ad altri che alla diletta sua Elena raccomandò l’intera