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B) I VANGELI DELL’INFANZIA DEL SIGNORE

I. Il protovangelo di Giacomo.

Nascita di Maria la santa genitrice di Dio
e gloriosissima madre di Gesù Cristo.


I.

1. Nelle storie delle dodici tribù d’Israele (si racconta di) Gioacchino, (ch’) era un uomo molto ricco1, e le sue offerte le faceva2 doppie dicendo: «Quello che dò in più3, sarà per tutto il popolo, e quello ch’è dovuto per la remissione de’ miei peccati, sarà per il Signore in propiziazione per me».

2. Or venne il gran giorno del Signore4, e i figli d’Israele face-

  1. La frase greca iniziale è certo assai strana: deve spiegarsi come una specie di brachilogia. Il siriaco omette l’ἐν ταῖς ἱστορίαις τῶν δώδεκα φυλῶν τ. Ἰ. e comincia: «c’era un uomo, di nome Giovacchino, ch’era molto ricco, ecc.». I nomi di Gioacchino (= ebr. Jojakim ovv. Jojachin?) e Anna, quali genitori di Maria, non hanno attestazione più antica del Protovangelo. È possibile che, come altri nomi del libro, siano stati inventati; ma potrebbero anche rispecchiare una tradizione storicamente attendibile. Certo la figura di Anna nel Protovangelo ricorda da vicino l’Anna, madre di Samuele, ed è stata calcata su quella. E un «uomo molto ricco» era anche Gioacchino, marito di Susanna (Dan., 13, 4). Che Gioacchino fosse della stirpe di David non è detto qui (salvo nella versione etiopica: cfr. Pseudo Matteo, I, 2), ma supposto più volte (XI, 1).
  2. προσφέρειν δῶρα, θυσίας ecc. & espressione tecnica del linguaggio biblico per offrire oblazioni, sacrifizi, ecc., al Signore.
  3. Il τὸ davanti a τῆς περιουσίας, lasciato da un paio di codici, è a torto omesso dal Tischendorf.
  4. Espressione vaga e generica (come sopra, a un dipresso, «nelle storie delle dodici tribù» e altre), alla quale è fatica pura voler dare un significato determinato e concreto. (I1 Vangelo della Natività di Maria, II, 1, designa invece l’Encoeniorum festivitas). Non esisteva, del resto, nel Giudaismo un giorno determinato per l’offerta di sacrifizi e doni. L’espressione, che ricorre anche più sotto (II, 2), è tolta forse da LXX Is., 1, 13.