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i cori de’ Santi, che veneravano i preziosi resti della madre del Signore. E (vediamo) un luogo raggiante di luce, di cui nulla di più splendido della sua luce. E tutto pervaso da profumo (era) quel luogo, dove era stato trasportato il prezioso e santo corpo di lei in paradiso. E (risonava) la melodia di quelli che inneggiavano al nato da lei, una melodia così soave, quale solo ai vergini è dato udire, e di cui non s’è mai sazi.

50. Al veder l’improvvisa maravigliosa traslazione del santo corpo di lei, noi apostoli glorificammo Iddio, che ci aveva mostrato i suoi portenti nella morte della madre del nostro Signor Gesù Cristo1. Per le preghiere e l’intercessione di lei ci sia concesso di restar tutti sotto la sua protezione sotto il suo aiuto e sotto la sua salvaguardia in questo secolo e nel futuro, glorificando in ogni tempo e in ogni luogo il suo figliuolo unigenito insieme col Padre e con lo Spirito Santo per tutti i secoli de secoli. Amen!

  1. Le redazioni latine aggiungono come gli apostoli furono miracolosamente trasportati alle loro sedi. Transitus Mariae A, 22: «Et nube qua ibi advecti sunt, eadem nubes revexit unumquemque in locum suum, sicut Philippus quando baptizavit eunuchum, sicut legitur in actis apostolorum, et sicut Abacuc propheta portavit victum Danieli qui erat in lacu leonum et cito reversus fuit in Iudaeam. Et ita apostoli cito reversi sunt ubi erant primo ad populum Dei praedicandum...». E Transitus B, XVII: «Apostolis autem susceptis in nubibus reversi sunt unusquisque in sortem praedicationis suae narrantes magnalia Dei B laudantes Dominum nostrum Iesum Christum, qui vivit et regnat cum Patre et Spiritu sancto in unitate perfecta et in una divinitatis substantia in saecula saeculorum. Amen».