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afferrò un bastone per percuotere Gesù, e inseguì Gesù sino al monte, cui sottostà una pianura di fave da un lato. E Gesù scansò il (suo) furore: fece un salto giù dalla cresta del monte sino a un punto che dista dal monte quanto un tiro d’arco. Ma volendo gli altri ragazzi tenergli dietro con un salto simile, caddero giù a precipizio e si fracassarono le gambe, le braccia e il collo. Fattasi poi su ciò grave lagnanza alla presenza di Maria e di Giuseppe, Gesù li risanò tutti e li rese più forti (di prima). E l’arcisinagogo il padre cioè del ragazzo rinchiuso, come vide ciò, e come insieme con lui lo videro tutti i parenti, adorarono insieme Iddio Adonay. Il luogo poi, dove Gesù fece il salto, è chiamato ancora oggi il Salto1 del Signore.

3. Accadde poi, a tempo della semina che Giuseppe uscì a seminare il grano, e Gesù lo seguì. E avendo Giuseppe cominciato a seminare, Gesù stese la mano e prese tanto di grano, quanto ne poté contenere nel pugno, e lo sparse all’estremità del campo. A tempo della mietitura, si recò Giuseppe a mieter la sua messe. E vi si recò Gesù (pure), per coglier le spighe che aveva sparso: e mise insieme cento modii d’ottimo frumento, quanto non ne resero neppure tre o quattro altri campi. E disse a Giuseppe: «Chiamate a voi i poveri, le vedove e gli orfani, e si distribuisca il grano della mia semente». Fu fatto così. E novamente, nella distribuzione, s’ebbe (quel grano) un grandissimo e inaspettato aumento. I poveri da esso ristorati benedicevano il Signore di tutto cuore, dicendo che il Signore Dio d’Israele aveva visitato il suo popolo2.

4. Un’altra volta ancora, in un giorno del tempo di semina, accadde che Gesù passando per l’Asia, vide un agricoltore, il quale seminava un genere di legumi, detto cece, nel campo ch’è detto il campo presso alla tomba di Rachele, tra Gerusalemme e Betlemme. Gesù gli disse: «Quell’uomo, che cosa semini?» Ma lui sdegnato che un fanciullo di quell’età l’interrogasse su ciò, lo canzonò dicendo: «Pietre». E Gesù a lui: «Dici il vero, perché son pietre». E tutti quei granelli cereali diventarono pietre durissime, che ancor oggi ritengono tutta la figura di ceci, il colore e anche l’occhiolino nel capo. E così tutti i granelli, tanto quelli seminati quanto quelli da seminare, furono tramutati in pietre. E ancor oggi si ritrovan quelle pietre in quel campo da chi diligentemente le ricerca.

5. Un giorno, di buon mattino, quando la guazza temperava ancora il sole, Maria e Giuseppe montarono su a Nazareth dalle pareti di Tiro e di Sidone; e salendo il sole, Maria si era fiaccata e sedette a terra

  1. Ovvero: «il bosco»?
  2. Cfr. Evang. Thomae, XII (lat. X), dove è raccontato lo stesso miracolo, ma più concisamente.