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zavan tra loro davanti ai suoi piedi. Ma i parenti di Gesù se ne stavan lontano a capo basso, e osservavano: parimente anche il popolo a motivo de ’leoni se ne stava lontano, perché non osava congiungersi loro. Allora Gesù cominciò a dire al popolo: «Quanto migliori di voi son le bestie, le quali conoscono e glorificano il loro Signore, mentre voi uomini, che foste fatti a immagine e somiglianza di Dio, l’ignorate. Le bestie mi riconoscono e si fan mansuete; gli uomini mi vedono e non mi conoscono».

XXXVI.

Dopo ciò, alla vista di tutti, Gesù passò il Giordano insieme con i leoni, e l’acqua del Giordano si divise a destra e a sinistra1. Disse allora ai leoni, sicché tutti sentissero: «Andate in pace e non fate del male a nessuno. Ma neppure l’uomo rechi molestia a voi, finché siate tornati là donde siete venuti». E quelli, facendo saluti non con la voce ma col corpo, se ne partirono per i luoghi loro. Gesù poi se ne tornò da sua madre.

XXXVII.2

1. Giuseppe era un falegname e non altro faceva del legno se non gioghi di buoi e aratri e strumenti per smuover la terra e adatti alla cultura, e letti di legno3. Accadde ora che un giovane gli desse a fare un letto di sei cubiti. E Giuseppe ordinò al suo garzone di tagliare il legno con una sega di ferro secondo la misura mandata. Costui però non serbò la misura prescrittagli, ma fece un’asse più corta dell’altra4. E Giuseppe cominciò a pensare tutt’agitato che cosa gli convenisse fare in proposito.

Or come Gesù lo vide così agitato nel pensiero perché lo sproposito fatto gli sembrava irrimediabile5, gli parla con voce consolatrice, dicendo: «Vieni, teniamo i capi delle singole assi e accostiamole in-

  1. Cfr. IV Reg. 2,8.
  2. Cfr. Ev. Thom., XIII.
  3. Di «letti di legno» non si parla nel Vangelo di Tommaso; dove il fatto appunto che Giuseppe s’occupava abitualmente di lavori grossolani, cioè d’aratri e di gioghi, spiega l’incapacità di cui egli dà prova nel racconto che segue.
  4. La colpa quindi dello sbaglio non era di Giuseppe Del garzone non si fa cenno nel Vangelo di Tommaso.
  5. O piuttosto perché il lavoro da eseguire gli sembrava (ormai) impossibile»? Ma avresti aspettato res gerenda.