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diceva: «Rispondi». Ma Gesù taceva e non rispondeva nulla. Sicché adirato il precettore Levi, prese una bacchetta di storace, e lo percosse sul capo.
2. Ma Gesù disse al maestro Levi: «Perché mi picchi? Sappi in verità, che chi è picchiato insegna a colui che lo picchia più ch’essere istruito da lui. Io infatti ti posso insegnare quelle cose che proprio da te son dette. Ma son tutti ciechi costoro che dicono e ascoltano, come un bronzo risonante o un cembalo squillante (cfr. 1 Cor., 13, 1), ne’ quali (strumenti) non c’è il senso di quelle cose che dal loro suono s’inten dono»1. E soggiungendo disse Gesù a Zachia: «Ogni lettera da Aleph sino a Tau si distingue dalla (sua) disposizione. Di’ tu per primo cos’è Tau, e io ti dirò cos’è Aleph». E disse loro ancora Gesù: «Chi non conosce Aleph, come può dire Tau? Ipocriti! Dite dapprima che cos’è Aleph, e io allora vi crederò quando direte Beth». E Gesù cominciò a domandare i nomi delle singole lettere, e chiese: «Dica il maestro della legge che cos’è la prima lettera, e perché ha molti triangoli, graduati, acuti, divisi per mezzo, opposti, allungati, eretti, giacenti, giacenti in curva»2. Levi, all’udir questo, fu stupefatto di sì varia disposizione de’ nomi delle lettere.
3. Allora cominciò a gridare a quanti l’udivano e disse: «Oh che deve viver sulla terra costui? E degno anzi d’essere appeso a una gran croce perché il fuoco lo può spengere e può ridersi degli altri tormenti. Io credo ch’egli esisteva prima del cataclisma, e ch’è nato prima del diluvio. Che ventre mai l’ha portato? qual madre l’ha generato? che poppe l’hanno allattato? Fuggo dinanzi a lui; perché non riesco a sopportare parole dalla sua bocca, ma si stupisce il mio cuore a sentir tali parole. Non credo infatti che nessuno degli uomini possa intendere la sua parola, se Dio non è con lui. E ora io infelice mi son dato in balìa delle sue derisioni. Mentre pensavo d’avere un discepolo, ho trovato il mio maestro, che ignoravo. Che dirò? Non riesco a sopportar le parole di questo bimbo: fuggirò ormai da questo municipio, giacché non riesco a intenderlo. Io vecchio sono stato vinto da un bambino, perché non so trovare né il principio né la fine di quanto egli afferma. È difficile infatti trovare il principio da se stesso. Per certo vi dico, e non mentisco, che l’operar di questo ragazzo, gl’inizi del suo discorso e la meta
- ↑ Cfr. I Cor. 14, 7. Cosa voglian dire queste varie frasi messo in bocca a Gesù non è facile intendere. Vedi anche più sotto. L’oscurità in simili discorsi di Gesù bambino sembra, in buona parte, voluta: in parte tuttavia è dovuta alla poca testa de’ compilatori e de’ copisti.
- ↑ Traduzione più o meno approssimativa di parole accatastate lì alla peggio e non comprese, assai probabilmente, dallo stesso compilatore.