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XX

le parole dell’introduzione) al Vangelo di Tommaso1. I più preferiscono ritenere i Λόγια di Oxyrhynchus come una collezione indipendente di parole del Signore, tolte dalla viva tradizione cristiana: collezione che, se non appartiene ai primi tentativi ricordati da Luca di mettere in iscritto gl’insegnamenti e i fatti di Gesù, come vuole il Kenyon (Bible and ancient Monuments, p. XVI), sarebbe però d’età antichissima, risalendo forse al primo secolo, certo alla prima metà del II secolo. Altri tuttavia non ammette questa indipendenza dalla tradizione sinottica, e vede ne’ Λόγια, accanto a rielaborazioni di detti tolti dai Sinottici, chiare tracce del pensiero e del linguaggio gnostico2. Notevole, a ogni modo, è il fatto che, sebbene manchino ne’ Λόγια paralleli soprattutto ne’ Λόγια diretti col IV vangelo, vi aleggia nondimeno della seconda serie quello spirito mistico e speculativo, ch’è caratteristica del Vangelo di Giovanni.

     La letteratura sui Λόγια Ἰησοῦ è quanto mai abbondante (per quella relativa ai Λόγια del 1896: v. Ehrhardt, Die altchr. Liter. p. 124 s.). Basti ricordare qui (oltre le opere più generiche indicate sopra): W. Loch and W. Sanday, Two Lectures of the Sayings of Jesus, Oxford 1897; Swete in «Exposit. Times» 1897, p. 544-550; P. Batiffol in «Revue d’histoire et de littér. relig.» 1897, p. 434-438; Chiappelli in «Nuova Antologia» 1897, p. 524-534; Harnack, Ueber die jüngstendeckten Sprüche Jesu, Freiburg i. Br., 1897; Zahn in «Theol. Literaturblatt» 1897, p. 417-420, 425-431; Heinrici in «Theol. Literaturzeitung 1897,» p. 449 ss.; Redpath in «The Expositor» 1897, p. 224-230; Weiss in «Theol. Rundschau» 1897, p. 227-236; Wright in «Biblioteca sacra» 1897, p. 579 ss.; G. Semeria, Le parole di Gesù recentemente scoperte e l’ultima fase della critica evangelica, Genova 1898; Esser, in «Kathollik» 1898, p. 26-43, 137-151; E. Taylor, The Oxyrh. Logia and the apocr. Gospels, Oxford 1899; von Scholz in «Theol. Quartalschr.» LXXXII, 1900, p. 1-22; e posteriormente alla seconda scoperta: Batiffol in «Revue bibl.» 1904, p. 481-493; Harnack in «Sitzungsber. der Berliner Akademie der Wissensch.» 1904; U. von Wilamowitz in «Göttingische Gelehrte Anzeigen» 1904; Swete in «Exposit. Times» 1904, p. 488-495; Heinrici in «Theol. Studien u. Kritiken» 1905, p. 188-210; Zahn in «Neue kirchliche Ztschr.» (Erlangen) XV, 1905; Bruston, Fragment d’un ancien recueil des paroles de Jésus, Paris, 1905; A. Deissmann, Zur Text-Rekonstruktion der neuesten Jesuworte aus Oxyrh. in «Reil. N. 162 zur Allgemeine Zeitung» (München), riprodotto con modificazioni in Licht vom Osten Beil. 2.; E. Preuschen, Zur Vorgeschichte d. Evangelien-Kanons, Progr. Darmstadt 1905: E. Taylor, The Oxyrhynchus Sayings, Oxford 1905; G. Evelyn White, The Sayings of Jesus from Oxyrhynchus edited with introduction, critical apparatus and commentary, Cambr. Univ. Press 1920; Lagrange, Une des paroles attribuées à Jésus in «Rev. bibl.» 1921, p. 233 s.; ID. La seconde parole d’Oxyrhynque in «Rev. bibl.» 1922, p. 427-433; R. Reitzenstein in
  1. Ipotesi che non dispiace al Reitzenstein quanto ai Abyia del secondo papiro.
  2. Cfr. Wendland, ῏῏Die urchristl. Literaturformen῏῏, p. 233.