Pagina:Bollettino delle leggi e disposizioni della Repubblica Romana (1849).pdf/986


— 201 —


QUARTIER GENERALE DI PALAZZO CORSINI

IL 21 GIUGNO 1849.

Durante la notte noi abbiamo continuato i nostri lavori con somma alacrità, malgrado la pioggia continua di bombe che il nemico faceva cadere su di noi.

Io ho assistito ai lavoratori, e posso accertare che molti corsero grave rischio d’essere feriti, ed alcuni lo furono, per non aver voluto neppure abbassare il capo al cader delle bombe.

Verso le due antimeridiane d’oggi il nemico tentò sorprendere con forze almeno dieci volte maggiori il nostro piccolo posto di 30 uomini che occupa uno dei Casini nella vicinanza di Villa Corsini.

Il posto era fornito da un Distaccamento del Reggimento Unione.

I francesi s’avvicinavano appiattandosi nelle vigne onde escire improvvisi ad assaltare la casa, e sgozzarne il presidio.

Ma i nostri soldati vigilavano. Lasciarono entrare il nemico fin sotto la porta, fino entro le scale, poscia quando gli officiali francesi si misero a gridare à la baionette, à la baionette, i nostri slanciandosi dalle camere (quasi senz’un tiro di fucile) si gettarono sopra il nemico.

Accanito e lungo fu il combattimento e sempre a corpo e corpo, ed i francesi, quantunque di così gran fatta superiori in numero, dovettero retrocedere fuggenti, lasciando sul luogo un Capitano morto, varj feriti e 4 prigionieri.

Questo fatto, piccolo in sè stesso, è di som-