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gare immediatamente tutti i mezzi di azione che la Francia ha posti nelle mie mani.

Prima di ricorrere a cotal terribile necessità, tengo a dovere di fare un ultimo appello ad un Popolo che non puole avere verso la Francia i sentimenti di un Popolo nemico.

L’Armata Romana, vorrà, non v’è dubbio, al pari di me, risparmiare sanguinose rovine alla Capitale del mondo cristiano.

Con questa convinzione, la prego, Signor Generale, di dare all’incluso Proclama la più pronta pubblicità.

Se dodici ore dopo che gli sarà consegnato questo dispaccio, una risposta corrispondente alle intenzioni ed all’onore della Francia non mi è pervenuta, mi vedrò costretto di dare alla Piazza l’attacco di forza.

Gradisca, Signor Generale, la sicurezza de’miei distintissimi sentimenti.

Il Generale Comandante in Capo l'Armata Francese
del Mediterraneo, Rappresentante del Popolo.

OUDINOT DI REGGIO


Per copia conforme
L’Ajutante di Campo del Generale in Capo
Capitano Filippi.


Al Sig. Gen. Comandante in Capo l’Armata Romana
ROMA


Quartier generale di Villa Panfili, li 12 Giugno 1849.
5 ore pomeridiane


Abitanti di Roma!

Non venivamo per recarvi la Guerra. Siamo venuti ad appoggiare fra voi l’ordine, colla libertà. Le intenzioni del nostro Governo sono state mal conosciute.