Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 147 — |
(463)
REPUBBLICA ROMANA
IN NOME DI DIO E DEL POPOLO
Pochi codardi, taluni forse con tristi mire, diffondono tratto tratto nuove terrificatrici e vergognosi consigli. Pochi imprudenti ed esagerati nei rimedi rispondono arrogandosi di sostituirsi al Governo, e additando nomi d’individui presunti colpevoli al rancore del Popolo.
Il Popolo, migliore degli uni e degli altri, sprezzerà i consigli della paura come quelli della vendetta.
E il Governo forte dell’amore del Popolo invigila sugli uni e sugli altri, e provvederà energicamente contro i terrificatori come contro i provocatori di rimedi illegali e pericolosi: contro i primi, non perchè tema l’influenza di consigli codardi, ma perchè consigli e romori siffatti sono una offesa a un Popolo di generosi: — contro i secondi, perchè l’anarchia è funesta a una bella causa quant’è la paura; e perchè importa non solamente salvare dalle offese esterne la bandiera Repubblicana, ma serbarla pura, incontaminata d’eccessi. La Repubblica è forte, è santa. I difensori delle mura di Roma hanno valore e virtù.
I buoni cittadini accusino al Governo gli spargitori di male nuove: verranno severamente puniti. Ai buoni cittadini il governo, certo d’essere inteso e seguito, affida il mantenimento dell’ordine e il rifiuto di partiti estremi che ri-