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no assoluto da quelli che esistono fra i medesimi ed un governo dispotico; i comuni sono necessariamente in uno stato di oppressione ovvero di opposizione legale, anzi costituiscono la sola opposizione legale possibile. Quanto alla Guardia Nazionale essa non può esistere sotto un governo dispotico, se non di nome soltanto; perchè se esistesse davvero, il governo dovrebbe cambiare la sua forma, e i suoi principj.

Per lo contrario in un governo libero, in un governo costituito per la volontà di tutti, cioè col suffragio universale, gl’interessi che esso governo propugna sono quelli di tutti, o quelli per lo meno della maggioranza grandissima che lo ha costituito; per la qual cosa è ragionevole che tutti concorrano a promuoverli e sostenerli. Diversamente operando il Cittadino, tenterebbe di far prevalere l’interesse individuale al generale, l’egoismo al dovere, sè medesimo a tutta quanta la società. Ciò che dicesi dei Cittadini va detto anche dei Comuni, i quali sono nello Stato, come l’individuo alla famiglia, o in altri termini sono aggregazioni di famiglie, il complesso delle quali costituisce il corpo sociale.

Rispetto ai militi della guardia Nazionale essi debbono penetrarsi di questi principj nella duplice qualità di membri della sociale famiglia, e di forza intelligente che si costituisce custode e garante della sua esistenza e della sua sicurezza.

Siccome poi la sicurezza tanto interna che esterna dipende in gran parte dalla forza pecuniaria dello Stato, anche per questo riflesso, la guardia Nazionale non deve essere restìa all’adempimento delle funzioni, di cui si tratta.