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c’intenderemo col Generale Oudinot. Per lui conviene il linguaggio del 30 aprile, linguaggio chiaro, e concorde perchè tra noi non è l’anarchia, e la discordia che regna nel campo Francese tra gli Ambasciatori, e i Generali.

Popolo! ritorniamo alle barricate. Rammentiamoci che ostinandosi le artiglierie nemiche devono aprire nelle mura una breccia, e che appunto per questo dietro alle mura elevammo le nostre barricate. Allora, allora comincierà la vera lotta del popolo. Lolla implacabile perchè col fratello che ci scanna la madre, la ferocia è diritto, è dovere di natura.

Nè dieci, nè venti mille cannonate, o bombe bastano a incenerire Roma, e seppellire la libertà.

Roma la mattina del 3 Giugno.

I Rappresentanti del Popolo

Vincenzo Andreini

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REPUBBLICA ROMANA


ROMANI!

A prevenire le disgrazie alla Cavalleria che in questi giorni dovrà percorrere la Città, siete invitati a spargere innanzi le vostre case la pozzolana, o terra, per agevolare senza pericolo il rapido corso della medesima. Inoltre inaffierete due volte il giorno la parte della strada che vi spetta per impedire la polvere.