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missari straordinari organizzino l’insurrezione: si colleghino di provincia in provincia: traducano l’ispirazione di Roma: assumano dagli estremi pericoli poteri eccezionali, rimedi estremi. Il capo che cede, che s’allontana prima d’aver combattuto, che capitola, che tentenna, sia reo dichiarato. La terra che accoglie il nemico senza resistenza sia politicamente cancellata dal novero delle terre della Repubblica. Chi non combatte in un modo o nell’altro l’invasore straniero s’abbia l’infamia: chi, non fosse che per un istante, parteggia per esso perda la patria per sempre o la vita. Sia punito chi abbandona all’invasore materiali da guerra: punito chi non s’adoperi a togliergli viveri, alloggio, quiete; punito chi, polendo, non s’allontana dal terreno ch’esso calpesta. Si stenda intorno all’esercito che inalza bandiera non nostra, un cerchio di fuoco o il deserto. La Repubblica, mite e generosa sinora, sorge terribile nella minaccia.

ROMA starà.

Dato dalla residenza del Triumvirato li 21 Maggio 1849.

I Triumviri