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che ciascuno si stringa nell’umano, ed equo esercizio dei proprii doveri; lo che basta ad eliminare l’impiego della forza per far ragione a se stesso, spettando solo ai Magistrati il provvedere colla forza all’eseguimento degli ordini che fossero inosservati, e violati.

Vi prevengo che, oltre al rispondere severamente ciascun contraventore del proprio fatto, voi sarete responsabile pecuniariamente del danno, e punibile per tutti gli abusi che non avrete prevenuto con acconce misure, col rigore della disciplina, e con tutti i mezzi che sono in vostro potere, o che vi sarebbero stati accordati, dove ne aveste fatto domanda all’autorità superiore.

L’indulgenza sarà considerata connivenza e complicità, l’ignoranza terrà luogo di colpevole negligenza.

Voi dovete vegliare sù tutti i vostri subalterni. Voi illuminarli sui loro doveri, sulla importanza che assumono in faccia al paese nelle attuali sue condizioni, e sulla gravezza delle pene che l’interesse pubblico consiglia in circostanze come le nostre, eccezionali.

La presente vi serva di norma.

Roma 14 Maggio 1849.

Il Ministro di Guerra e Marina
Giuseppe Avezzana