Pagina:Bollettino delle leggi e disposizioni della Repubblica Romana (1849).pdf/718


— 685 —

(339)

AI POPOLI DELL’UNGHERIA

L’ASSEMBLEA ROMANA

Ungheresi!

Perseverate! combattete! vincete! sterminate codesti tiranni dei popoli! La bandiera della libertà non si vede sventolare in Europa fuorchè tra le file della vostra formidabile armata, e sulla vetta del Campidoglio! Una è la nostra missione, la fratellanza dei popoli generosi; comune abbiamo il nemico, i tiranni d’Europa; una sola è la nostra bandiera, la santa e terribile bandiera della libertà. A voi corrono i figli più bellicosi e magnanimi della patria germanica; e noi alzammo un grido a tutti i figli d’Italia fidenti in Dio e nel Popolo, che vengono e combattono con noi. Oh! quel Dio che ci suscitò quasi nello stesso punto dalla polvere, e ci ha chiamati a grandi destini, Iddio ci vuole fratelli.

Fratelli d’Ungheria! a voi la gloria dell’esempio. Il nostro popolo era scompigliato dalle insidiose arti dei governi; il sangue più puro degl’Italiani era tradito dai tiranni ai tiranni; vittorie concesse, armistizii prestabiliti, costretti i guerrieri d’Italia a piegare di volta in volta innanzi a un nemico che non bastava a toglierci mai il sentimento della superiorità del nostro coraggio.. oh! dimandavamo a Dio, se fosse vero che aveva abbandonato alla compassione dei popoli questa patria del genio, e degli Eroi. — Ma venne il grido della vostra magnanima risoluzione, e dicemmo agl’Italiani — Guardate all’Unsheria e imitatela.