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a tutti quale sia il loro mandato e quali i desiderii, i proponimenti loro.

Alcuni pochi ma pur tristissimi abusi si ebbero a deplorare ne’ giorni passati a proposito della disorganizzazione in cui era caduto e il diritto e il modo di requisire per colpa dal trascendere di alcuni privati.

Ma i rari arbitrii di privati, non si possono, non si debbono da un popolo onesto e generoso addebitare al Governo, che ogni sforzo mette in opera, onde prevenire gli abusi, e ripararne gli effetti.

Appunto quest’opera di previdenza presso i Cittadini, e di riparazione davanti alla Legge, viene a noi confidata. Noi speriamo di poterla compiere siccome l’urgenza de’ tempi e l ’ onore della Patria richieggono.

A prevenire gli abusi di sedicenti requisitori che deturpano il sacro nome di Repubblica e di libertà con atti indecorosi ad ogni uomo libero, ad ogni leale repubblicano — a constatare il perchè ed il come delle requisizioni - ad avvertire degli errori o delle frodi accadute nel requisire; la Commissione cui ne spetta il giudizio — a tutelare tanto gli oggetti requisiti quanto i locali sgombrati e messi a profitto dello Stato - ad impedire i trafugamenti da parte dei pochi paurosi nemici della causa della libertà — a ripararvi, se eseguiti e ad impedire nello stesso tempo le improntitudini, dannose ai veri interessi della Repubblica, le quali non del tutto vanno scolpate con l’ardore di devozione al nostro sacro principio - a procurare gl’indennizzi che il Governo promise a chi di ragione - a