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vrebb’esser santa come il suo scopo, approfitta dell’urgente bisogno di questi solenni momenti per adempire a delle particolari mire di cupidigia, e manomettere così rendendo grave e dannoso il savio provvedimento del vigilante, dell’operoso, del giusto.

Epperciò protestando primi contro siffatti scandali, invitiamo tutti i proprietarii colpiti di requisizione di cavalli, carri, e bestiame d’ogni genere, ad iniziare alla Commissione di ciò formalmente incaricata, tutte le rispettive ricevute degli oggetti versati, od in mancanza di queste, il nome degli autori, relative forme di esecuzione, e tutti infine reclami e danni sofferti che credessero opportuno, ed in diritto, produrre.

Verificata così l’autorità degli incaricati, si procederà con tutto il rigore ad estirpare e prevenire questo cattivo germe, di più cattivi principii, colla punizione del reo, col compenso, e colla protezione sicura e valida al cittadino offeso…!

Cessa, colla pubblicazione del presente, ogni qualsiasi mandato di requisizione di cavalli.

Roma 6 Maggio 1849.

Per la Commissione
Pisacane Colonnello