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tutti, Uffiziali, Soldati, e Popolo, che presero parte al combattimento del giorno 30. — Tutti pugnarono da eroi: tulti mostrarono che quando viva ed ardente è la carità di patria, dolce riesce il sacrifizio della vita. — A tale proposito non possiamo fare altro omaggio al valore dei nostri bravi, che ripetendo un brano di lettera scritta dal General Garibaldi al Ministro della Guerra:

» Tutti i Corpi, che hanno combattuto in questo giorno, si sono resi immensamente benemeriti della Patria. - Un distaccamento di Linea, la prima Legione Romana, il battaglione Universitario, la Legione Arcioni, il Battaglione dei Reduci, e la prima Legione Italiana hanno rivalizzato in valore. — I Capi Uffiziali ed i militi di quei Corpi hanno meritato la gratitudine dell’Italia, ed il titolo di valorosi. – Molte armi, tamburi ed altri oggetti di guerra sono rimasti in nostro potere».

Nè deve dimenticarsi la virtù degli Uffiziali Sanitarj delle nostre ambulanze, sollecite raccogliendo pei campi i feriti, ai quali sonosi prodigate come si prodigano negli Ospedali per opera delle Signore assistenze veramente fraterne: e nel dolore delle perdite ci è grato il dire che fra gli stessi Francesi molti, prima di soccombere, han dichiarato di morire col rimorso di aver combattuto dei fratelli Repubblicani, ed i salvati, imprecando contro il loro governo, non sanno altrimenti gratificarci delle assidue cure, di cui sono l’oggetto, che ripetendo spesso come fanno i loro compatriotii prigionieri — Viva la Repubblica Romana.