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armi, ogni cinquanta uomini formino una abnda; ogni dieci una squadra nazionale, ogni uomo di non dubbia fede, che raccoglie i dieci, i cinquanta, sia capo, la Repubblica darà premio e riconoscenza.

Ogni Preside diriga i centri d’insurrezione; inciti, ordini, rilasci brevetti di capi-banda o di capi-squadra. La Repubblica terrà conto dei nomi, e retribuirà in danari, terreni ed onore. Il brevetto serva come foglio di via, che i Comuni, soccorrendo, vidimeranno.

E tutte le bande, tutte le squadre, tormentino, fuggendone l’urto, il nemico: gli rapiscano i sonni, i viveri, gli sbandati, la fiducia; gli stendano intorno una rete di ferro che si restringa, lo comprima ne’ suoi moti e lo spenga.

L’insurrezione diventi per poco la vita normale, il palpito, il respiro d’ogni patriota. I tiepidi siano puniti d’infamia; i traditori, di morte.

Come fu grande in pace, sorga la Repubblica terribile in guerra.

Impari l’Europa che vogliamo e possiamo vivere. Dio e il Popolo benedicano all’armi nostre.

Dato dalla residenza del Triumvirato li 5 Maggio 1849.

I Triumviri