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ROMANI!

Un corpo d’esercito Napoletano, trapassate le frontiere, accenna muovere alla volta di Roma.

Suo intento è ristabilire il Papa padrone assoluto nel temporale. Sue armi sono la persecuzione, la ferocia, il saccheggio. S’asconde tra le sue file il re, al quale l’Europa ha decretato il nome di Bombardatore dei proprii sudditi. E gli stanno intorno i più inesorabili fra i cospiratori di Gaeta.

Romani! Noi abbiamo vinto i primi assalitori; noi vinceremo i secondi.

Il sangue dei migliori tra i patrioti napoletani, il sangue dei nostri fratelli della Sicilia pesano sulla testa del re traditore. Dio che accieca i perversi e dà forza ai difensori del diritto, vi sceglie, o Romani, a vendicatori.

Sia fatta la volontà della Patria e di DIO!

In nome dei diritti che spettano ad ogni paesemin nome dei doveri che spettano a Roma verso l’Italia e l’Europa — in nome delle madri italiane che hanno maledetto a quel re, e delle madri romane che benediranno ai difensori dei loro figli — in nome della nostra libertà, del nostro onore, della nostra coscienza -in nome di Dio e del Popolo, — resisteremo. Resisteremo, Milizia e Popolo, Capitale e Provincia. Sia Roma inviolabile come l’eterna Giustizia. Noi abbiamo imparato che basta per vincere il non temer di morire.

VIVA LA REPUBBLICA

Roma 2 Maggio 1849.

I Triumviri